La cripta degli scavi
Nella cripta sono individuabili i resti archeologici di quattro edifici che si sono sovrapposti nel corso di tre epoche: età augustea (pavimenti musivi di una casa romana signorile), II – III secolo (resti murari di magazzini portuali a pianta rettangolare), IV secolo (mosaici e cocciopesto dell’aula teodoriana nord e resti di mosaico della post-teodoriana nord).
Al di là della porta che collegava l’aula trasversale in cocciopesto con l’aula nord di Teodoro possiamo ammirare il grande mosaico: gli uccelli, l’asino, il cavallo alato, l’aragosta, le pernici, l’ariete, la lotta tra il gallo e la tartaruga,etc.
Alcune immagini
La cripta degli affreschi
La cripta massenziana è del IX secolo e venne costruita per conservare le reliquie dei Santi Martiri della Chiesa aquileiese (Ermacora, Fortunato, Crisogono, i fratelli Canziani ed altri); gli affreschi, invece, risalgono al XII secolo.
Sulle volte sono rappresentate le scene dell’apostolato di S. Marco fondatore, secondo la tradizione, della prima comunità cristiana aquileiese e gli episodi salienti della vita di S. Ermacora, primo vescovo della città, e di Fortunato, suo diacono. Sulle pareti sono affrescate la Crocefissione, la Deposizione, la Sepoltura di Cristo e la morte di Maria.
Sui pennacchi sono rappresentate figure di Santi e sullo zoccolo scene di contenuto cavalleresco ed allegorico.